PATRONA DELLA TOSCANA
Era il 15 maggio del 1947, e vicino alla città di Livorno, più precisamente alla foce del fiume Ardenza, oggi questo luogo è conosciuto come “l’Apparizione“, un pastore storpio trovò all’improvviso uno splendido ritratto della Vergine Maria.
Si trattava di un’ icona bellissima in cui Maria è raffigurata seduta, tenendo il Bambino sul suo ginocchio, con un uccellino che le si posa sul braccio destro, il tutto contornato da uno sfondo dorato. Sia Maria che Gesù, sono vestiti con abiti sontuosi e profilati in oro.
Qualche istante dopo l’uomo sentì chiamarsi, e udì così, la voce di Maria che disse: “Pastor solleva questo grave sasso e verso Montener rivolgi il passo…”
Così l’uomo s’incamminò verso Montenero con non poche difficoltà, sia per la sua condizione fisica, sia perché quel posto era già conosciuto come il “monte del diavolo“, poiché rifugio di briganti, e per questo considerato oscuro e tenebroso.
Una volta arrivato in cima al monte miracolosamente il pastore ottenne la guarigione.
Al di là delle leggende, sembra che tale immagine sia comparsa a Montenero in seguito a una rinascita di fervore religioso, intorno al 1341. Proprio in questo anno gli abitanti di Livorno, allora poco più di un villaggio di pescatori, avrebbero organizzato un culto autonomo di immagini sacre, dipinte di recente, osteggiato però dalle autorità ecclesiastiche che intimarono la cessazione del culto e la sparizione delle relative immagini. Non è da escludere che davanti a questa ostilità, l’immagine sia stata occultata e poi ritrovata vicino al greto del fiume ”Ardenzo”, da quel pastore che solerte la portò in cima al monte per affidarla quasi sicuramente alla custodia di qualche eremita.
L’immagine della Madonna di Montenero è stata attribuita al pittore italiano, operante a Pisa nella seconda metà dell’ XIV secolo, Jacopo di Michele detto il Gera.
Nel 1630, durante la peste, l’effigie della Madonna di Montenero fu traslata per la prima volta a Livorno, con una solenne processione, e fu proprio in questa occasione che la Madonna fece il suo primo miracolo, liberò la città dal contagio e ne divenne così la protettrice.
Un altro episodio avvenne il 27 gennaio del 1742, quando la città venne scossa da un forte terremoto che diede origine anche ad un maremoto. I livornesi, organizzano così un’altra processione e portarono il quadro della Madonna in Cattedrale. Fu qui che avvenne il secondo miracolo, iniziata la preghiera, il maremoto cessò. In segno di ringraziamento per la protezione ricevuta, i cittadini fecero il voto solenne d’astenersi dal far maschere, balli, e qualunque sorta di divertimento carnevalesco.
E così, il 15 maggio del 1947, Papa Pio XII dichiarò la Madonna di Montenero “Mater Etruriae“, ovvero patrona della Toscana e, da allora, ogni anno il 15 maggio tutte le diocesi toscane si radunano al Santuario della Madonna delle Grazie (meglio noto come Santuario della Madonna di Montenero, ndr) per donare l’Olio Santo.
La storia del Santuario
La fama dell’immagine miracolosa si diffuse presto, a motivo delle tante grazie operate dalla Beata Vergine. Cominciarono così i pellegrinaggi e con essi crebbero le offerte per il piccolo oratorio che ospita la Madonna.
Nel 1792 il Santuario fu affidato ai Monaci benedettini Vallombrosani che ne sono attualmente i custodi.
Montenero è unito a Livorno con un autobus e con una funicolare che sale fino alla piazza antistante il Santuario. La piazza superiore fu creata dai monaci nel secolo scorso quasi atrio scoperto del Santuario stesso.
Da una parte vi si affaccia la facciata della chiesa, dall’altra il Famedio civico: cappelle che racchiudono i resti mortali di grandi livornesi quali il Guerrazzi, Marradi, Meyer, Castelli, Fattori ed una lapide in ricordo di Pietro Mascagni ed Amedeo Modigliani.
L’ 8 settembre ricorre la festa popolare più sentita nella quale il pellegrinaggio dei livornesi è ininterrotto e il Santuario è illuminato fino a notte inoltrata dopo la processione mariana notturna dalla Cappella dell’Apparizione al Santuario stesso.
La Cappella dell’apparizione
Situata poco prima di Piazza delle Carrozze, è il luogo dove la tradizione fa risalire il ritrovamento dell’Immagine della Madonna di Montenero da parte di un pastore. Costruita nel 1956, più ampia e più bella della preesistente e in luogo stesso dove si trovava la ”Cappellina” semidistrutta nel corso dell’ultima guerra (1943).