Da quando ho iniziato a vivere per conto mio sono successe tante cose, ma la cosa più bella di tutte è che ho iniziato a fare tante esperienze insieme a tanti piccoli amici. Io, che ho sempre avuto solo pesci rossi, figuratevi se sapevo come si teneva un riccio, un pulcino e una tartaruga!
Ebbene si, questi sono stati e alcuni sono tutt’ora, animali con cui ho dovuto aver a che fare. Arrivarono a distanza di una settimana l’uno dall’altro la tartarughina d’acqua Ciulli Ciù e il riccio Pippi, poi seguì il pulcino Pino che abbiamo scoperto essere gallina, e quindi è diventata Gina, infine è arrivato Albin (pronuncia Alben) un’altra tartarughina d’acqua.
Non avrei mai creduto che ognuno di questi animali potesse dare affetto, ovviamente ciascuno a modo suo, ma posso garantirvi che avere un qualsiasi tipo di animale a casa è sempre fantastico.
Dato che oggi è la giornata mondiale delle tartarughe, e dato che ne possiedo due, ho pensato di scrivere quest’articolo per far conoscere qualcosa in più su questi fantastici animali.
GIORNATA
La giornata di oggi è dedicata alle creature più antiche al mondo, le tartarughe!
Dal 2000, ogni anno, il 23 maggio si celebra il World Turtle Day, la Giornata mondiale delle Tartarughe, istituita dall’Organizzazione non profit American Tortoise Rescue con l’intento di sensibilizzare sulle condizioni di questa specie e sullo stato degli habitat in cui vive.
Esiste un’altra giornata mondiale, quella delle tartarughe marine, istituita nel 2008 dall’associazione The Sea Turtle Conservancy (STC) la quale si batte per la sopravvivenza di questi animali, e viene festeggiata ogni 16 giugno.
NASCITA DELLE TARTARUGHE
Le tartarughe hanno superato indenni l’estinzione avvenuta quasi contemporaneamente 65 milioni di anni fa (alla fine del Mesozoico) di tantissimi ordini di rettili (tra cui i giganteschi dinosauri), conservando per di più caratteristiche anatomiche e biologiche primordiali.
Unica al mondo tra le creature del nostro pianeta, la tartaruga è il solo vertebrato a formare esternamente al proprio corpo un guscio protettivo attraverso fusione di costole modificate, vertebre e ossa dei cinti scapolari.
I primi rettili comparvero nell’Era Paleozoica, probabilmente nel Carbonifero (345 milioni anni fa), da un gruppo di anfibi primitivi già completamente affrancati dall’elemento liquido.
Questi esseri avevano un corpo tozzo, con una testa robusta e si muovevano come le attuali salamandre, ondeggiando col corpo e con la coda e strisciando parzialmente con l’addome.
Gli scienziati li hanno chiamati rettili Seymourioidi e raggruppati nei Cotilosauri. Da essi si andarono differenziando la altre linee evolutive di rettili, anche quella che porterà alle tartarughe.
In realtà il fossile più antico conosciuto, che sicuramente è un progenitore delle attuali tartarughe, è datato circa 210 milioni di anni, aveva tuttavia già un guscio completamente formato quindi non ci dà informazioni sull’evoluzione del guscio stesso.
E’ la tartaruga Proganochelys.
Il gradino precedente è stato chiarito solo attraverso ritrovamenti in Cina risalenti al 2008 di resti fossili datati 220 milioni di anni fa.
Gli organismi ai quali appartenevano, sono stati ricondotti alla specie Odontochelys semitestacea, presentavano un piastrone completamente formato mentre il carapace, solo parziale, composto da costole e vertebre distintamente allargate sul dorso.
Odontochelys semitestacea era una specie di tartaruga primitiva del Triassico che viveva nel mare anche se non era una tartaruga marina vera e propria, abitava i fondali non molto profondi e gli estuari dei fiumi, mancava totalmente di pinne, anzi aveva zampe provviste di unghie.
Le caratteristiche principali sono riassunte nel suo nome che significa “Tartaruga coi denti con mezzo guscio”.
Aveva infatti denti sia sulla mascella superiore che su quella inferiore, come del resto tutti i Cotilosauri, ed era provvista del solo piastrone.
SPECIE
Ci sono più di 300 specie di tartarughe nel mondo, di cui 250 acquatiche (che vivono in acqua dolce, zone umide e paludi), 60 terrestri e solo 7 marine.
TERRESTRI NEL MONDO
TESTUDO HERMANNI
La Testudo hermanni, meglio conosciuta come tartaruga di Hermann, vive in tutti i Paesi europei limitrofi al Mar Mediterraneo. In Italia è possibile osservarne alcuni esemplari nelle dune sabbiose costiere ricche di vegetazione; in particolare nelle pinete costiere, nelle leccete e nelle sugherete. Si tratta di animali molto longevi che possono raggiungere i 110 anni. Gli esemplari maschi misurano circa 16 centimetri di lunghezza mentre le femmine possono superare i 19 centimetri.
TESTUDO MARGINATA
La Testudo marginata, conosciuta anche come tartaruga sarda, è una testuggine di media grandezza che può superare i 55 centimetri di lunghezza. Questa specie è diffusa prevalentemente in Sardegna e in alcune zone aride nel Peloponneso, nella Grecia meridionale. Il carapace è di colore verde scuro e presenta delle macchie beige lungo il bordo. È possibile distinguere il sesso di questa tartaruga osservando la dimensione della coda, in quanto tende ad essere più lunga negli esemplari maschi.
TESTUDO GRAECA
La Testudo graeca o tartaruga moresca, è una specie appartenente alla famiglia Testudinidae. È possibile osservarne alcuni esemplari in Italia, Turchia, Grecia orientale, Spagna, Marocco, Algeria, in alcune isole del Mar Mediterraneo e lungo le coste bulgare e romene del Mar Nero. L’aspetto di queste tartarughe è molto simile a quello della Testudo hermanni e ciò che le differenzia è la presenza di tubercoli cornei ai lati delle zampe. Come per la maggior parte delle tartarughe di terra, la lunghezza del corpo delle femmine è maggiore di quella dei maschi e piò superare i 35 centimetri.
TERRAPENE CAROLINA
Questa specie di tartarughe di terra si trova in tutta la costa orientale degli Stati Uniti e in Messico. Il carapace arcuato di questa tartaruga, di colore olivastro, e può raggiungere i 20 centimetri di lunghezza. Queste tartarughe si cibano prevalentemente di erba, vari tipi di foglie e insetti. In cattività possono mangiare lattuga, frutti di bosco e carne. Sono in grado di sopravvivere alcuni anni senza cibo e durante il letargo la loro frequenza cardiaca può raggiungere un battito ogni tre minuti circa.
TARTARUGA DI HORSFIELD
La Tartaruga di Horsfield, detta anche tartaruga russa o tartaruga delle steppe, si trova in Armenia, Azerbaigian, Kirghizistan, Tagikistan, Iran, Afghanistan, Pakistan, Cina e Uzbekistan. Questa tartaruga è caratterizzata da un carapace arrotondato e schiacciato che può essere di colore verde olivastro o giallo ocra, mentre gli scuti del guscio presentano delle macchie nere. Le tartarughe di Horsfield sono animali ectotermi, in quanto nelle prime ore del giorno escono dalle loro tane e si espongono al sole per innalzare la temperatura corporea ed attivare le funzioni metaboliche.
PYXIS PLANICAUDA
Queste tartarughe si trovano prevalentemente lungo la costa sud occidentale del Madagascar tra i fiumi Monrondava e Tsiribihina e vivono in zone boscose e semi aride. Si tratta di esemplari che non superano i 13 centimetri di lunghezza e i 250 grammi di peso. Si nutrono prevalentemente di vegetali e insetti, quali lumache e lombrichi. In cattività possono cibarsi anche di mele, cetrioli, pomodori, carote sminuzzate e radicchi.
HOMOPUS SIGNATUS
L’Homopus signatus è considerata una delle tartarughe terrestri più piccole al mondo. È una specie originaria del Western Cape e dell’Eastern Cape, in Sud-Africa e predilige ambienti molto umidi come savane e pianure. Tali esemplari hanno un carapace di colore grigio-marrone-arancione-verde che può raggiungere i 12 centimetri di lunghezza per un peso di circa 150 grammi. Presentano quattro artigli su ogni zampa e hanno un becco visibilmente appuntito che durante la stagione degli accoppiamenti tende ad essere di colore rosso scuro.
GOPHERUS AGASSIZII
La Gopherus agassizii, meglio nota come tartaruga del deserto, è una specie della famiglia delle Testudinidi che vive nelle zone aride del Messico e degli Stati Uniti. Per proteggere il loro corpo dalle temperature desertiche, queste tartarughe cercano di scavare delle tane sotto terra, in modo da limitare la disidratazione. Si tratta di una specie prevalentemente erbivora che può sopravvivere anche per un anno senza bere.
GEOCHELONE ELEGANS
Una delle tartarughe di terra dall’aspetto più particolare è senza dubbio la Geochelone elegans, conosciuta anche come tartaruga stellata indiana. Questa tartaruga presenta un carapace di forma convessa di colore olivastro con striature giallognole con disegni geometrici simili a delle stelle. Gli scuti dorsali formano una serie di gobbe leggermente appuntite, molto utili contro gli urti esterni e come difesa negli scontri con altri animali. Per la sua grande adattabilità e per le caratteristiche uniche del suo carapace, la Geochelone elegans è diventata negli anni molto popolare come animale domestico.
GEOCHELONE SULCATA
Tra le tartarughe di terra più grandi in natura troviamo la Geochelone sulcata, nota anche come testuggine africana. Ha un carapace che può superare gli 85 centimetri e può pesare fino a 100 Kg. Questi esemplari vivono in Etiopia, Ciad, Mali, Mauritania, Niger, Senegal e Sudan. Durante la stagione degli accoppiamenti i maschi inducono le femmine all’atto riproduttivo a colpi di carapace, urtandole violentemente.
Centrochelys sulcata
La Centrochelys sulcata, definita testuggine africana, è la tartaruga più grande dell’Africa in quanto può arrivare ad un peso di 100 kg. con una lunghezza di 85 cm. circa.
Vive nel Sudan, in Etiopia e in vari paesi dell’Africa occidentale ed è un animale esclusivamente erbivoro, il suo cibo preferito è il fieno e la verdura fresca, ed è circondata da un habitat molto arido.
In questa specie di tartarughe di terra i maschi sono più grandi delle femmine. Il loro colore è un giallo/marrone chiaro con dei disegni marroni possono arrivare anche intorno ai 100 anni di vita.
CARATTERISTICHE DELLE TERRESTRI
- riconoscono i colori e le forme
- riconoscono le persone, soprattutto quelle che le accudiscono
- riconoscono bene gli odori in genere, utili per il cibo e per funzioni sessuali
- l’udito non è molto sviluppato, ma hanno una buona vista
- hanno un buon senso dell‘orientamento
- amano il primo sole del mattino per alzare la temperatura corporea
- quando, riscaldandosi, hanno raggiunto la temperatura corporale per loro ideale, pensano al cibo
- oltre i 27°C cercano ristoro scavando delle buche per ripararsi dal calore
- le tartarughe vanno in letargo nei mesi di novembre e dicembre
- temperature molto basse possono provocare la morte
ACCOPPIAMENTO
Le tartarughe terrestri sono un po’ lente anche nel maturare sessualmente, infatti raggiungono questo traguardo intorno al quarto anno di vita. Dopo questa età possono generare le uova, ma come fanno ad accoppiarsi le tartarughe di terra?
Si possono unire nell’accoppiamento più di una volta all’anno, in cui il maschio sale sopra la femmina. Quando la femmina è feconda, scava una buca nel terreno dove nasconde le uova ricoperte dalla terra.
Il periodo di incubazione delle uova di tartaruga varia da 60 giorni a 8 mesi circa, sia in base alla specie della testuggine che al clima presente al momento; dopo di che possono uscire le piccole tartarughe capaci di essere già auto sufficienti.
Come capire se la tartaruga è maschio o femmina
Se volete allevare una tartaruga di terra va precisato che la testuggine non possiede genitali esterni come altri mammiferi quindi come si fa a riconoscere se la tartaruga è maschio o femmina?
Di base non sono moltissime le differenze su come distinguere le tartarughe tra maschio e femmina:
- bisogna capovolgerla delicatamente ed osservare il piastrone: se è concavo è maschio, se è piatto è femmina. (il piastrone concavo del maschio permette di non scivolare nel momento di accoppiamento)
- I maschi hanno una specie di piccola incisione a forma di V sotto al carapace, che permette di uscire la coda quando deve accoppiarsi; la femmina non ce l’ha.
- Osservare gli occhi: se hanno l’iride di una tonalità di colore rosso/arancione è maschio, se il colore è giallo/marrone è femmina
- I maschi hanno gli artigli più lunghi delle femmine
- Non sempre, ma capita spesso che nelle femmine la coda è più corta e sottile rispetto a quella dei maschi
LEGGE PER LE TARTARUGHE DI TERRA ESOTICHE
Tutte le tartarughe di terra della famiglia Testudinidae sono incluse nell’appendice II CITES. Significa che possono essere regolarmente detenute e vendute, purché possiedano una documentazione CITES o una copia del verbale di nascita di esemplare nato in cattività in un paese dell’Unione Europea.
TARTARUGHE D’ACQUA
La maggior parte delle specie presenti in Italia, sono originarie dell’America (Carolina, Virginia e Georgia), e solo grazie alla loro spiccata capacità di adattarsi, sono riuscite a proliferare anche in zone come Spagna, Italia e Francia.
Quando si decide di acquistare una tartarughina d’acqua vuole, è indispensabile informarsi di che specie si tratta, per essere in regola con la legge.
Dal 14 febbraio 2018 è entrato infatti in vigore un decreto, che stabilisce che chi detiene uno o più esemplari di specie esotiche incluse negli elenchi delle specie esotiche invasive, è tenuto a farne denuncia al Ministero dell’Ambiente. In questo elenco è compresa Trachemys scripta, la comune tartaruga palustre americana.
La norma riguarda tutte le sottospecie (non solo, quindi, la classica T. scripta elegans, la tartaruga dalle orecchie rosse), ibridi compresi. Pertanto per gli esemplari di Trachemys scripta sono vietati la riproduzione, il trasporto, l’acquisto, la vendita e/o lo scambio, la detenzione e il rilascio in natura.
Chi già possiede queste tartarughe non deve preoccuparsi, può continuare a tenerle, ma deve denunciarne il possesso, dichiarando che ha preso ogni provvedimento per evitarne la riproduzione e la fuga, e che le custodirà fino alla loro morte. Per evitare la riproduzione, se si possiedono esemplari di entrambi i sessi, sono possibili vari metodi: distruzione delle uova, separazione dei sessi, assenza di una zona emersa adatta a scavare i nidi. In nessun caso queste tartarughe vanno abbandonate. A parte la possibilità di essere scoperti e vedersi notificare multe molto salate, queste tartarughe causano danni gravi alla flora e alla fauna locali. Inoltre, le Trachemys scripta trovate allo stato naturale rischiano la soppressione secondo quanto stabilito dal piano di eradicazione.
Da quando è entrato in vigore il divieto di commerciare Trachemys scripta, nei negozi per animali sono comparse numerose altre specie di tartarughine acquatiche, americane o asiatiche, come Mauremys reevesii, la tartaruga palustre cinese, Mauremys sinensis, la tartaruga cinese dal collo striato e Chrysemys picta, la tartaruga palustre dipinta, tutte di libera vendita fino alla morte.
Tartaruga dalle orecchie rosse o Trachemys scripta elegans :
è una tartaruga originaria del centro- sud America. È facilmente riconoscibile dalle striature rosse ai lati della testa. Una tartaruga dalle orecchie rosse può sopravvivere, se ben tenuta in cattività, anche fino a 35 anni. Possono sopravvivere a climi abbastanza freddi purché l’acqua non scenda sotto i 3 gradi. Data la sua capacità di resistere al freddo e la sua grande capacità di riprodursi dal 2018 non ne sono consentiti l’acquisto, la riproduzione e il rilascio in natura. Per chi ne possiede una è necessario denunciarne il possesso al ministero dell’ambiente e della tutela del mare.
Tartaruga dalle orecchie gialle o Trachemys scripta scripta:
è anche essa una tartaruga originaria del centro-sud America. E’ facilmente riconoscibile per le striature gialle che si trovano sul collo, la testa e la zona ventrale del carapace. Il resto del corpo è di color marrone scuro. Possono raggiungere i 30 centimetri di lunghezza e amano passare molto tempo al sole.
Tartaruga dalle orecchie arancioni o Trachemys scripta troostii:
Originaria del Tennesee e Kentucky è una tartaruga molto longeva che vive fino a 30 anni. Può raggiungere i 25 cm per un peso totale di 2 chili. Durante i mesi freddi si rifugia sul fondo degli stagni oppure all’interno di tronchi cavi per proteggersi dal freddo.
Tartaruga dal naso di porcello:
La tartaruga dal naso di porcello o Carettochelys insculpta viene dal nord dell’Australia e dalla Nuova Guinea. Proprio per l’aspetto delle loro narici sono molto diffuse come animali domestici esotici. A differenza delle specie viste prima possono raggiungere 60 cm di lunghezza ed oltre 20 chili di peso. Passano la maggior parte del tempo in acqua ed escono dal loro elemento solo per deporre le uova.
Tartaruga punteggiata o Clemmys guttata:
E’ una tartaruga dal colorito molto elegante originaria del Pakistan e del Bangladesh. Raggiunge in fase adulta le dimensioni di 28-30 cm. Ama l’acqua con un temperatura di circa 24-26 gradi e riposare al sole per alzare la temperatura corporea.
Tartaruga del muschio carenata o Sternotherus carinatus:
La pelle della tartaruga del muschio carenata è grigia con macchie nere. A differenza delle altre specie ha la possibilità di espellere delle sostanze maleodoranti per difendersi dai predatori, cosa che avviene raramente se allevata in cattività. Può raggiungere una dimensione di circa 15 cm.
Le sternotherus sono tartarughe acquatiche della famiglia kinosternidae. Queste tartarughe acquatiche sono tra le più piccole in dimensioni (“tra le più piccole” non significa “piccole” o poco impegnative). Le sternotherus si accomunano per prediligere fondali fangosi. Per questa specie ci concentreremo sulle due sottospecie più popolari nei negozi di animali ovvero la sternotherus odoratus o tartaruga del muschio e la sternotherus carinatus.
Nonostante questa tartaruga acquatica non sia amante di lunghe sedute di basking nel suo terracquario andrebbe prevista un’ampia zona emersa. In natura queste tartarughe salgono anche sugli alberi, se si sentono minacciate, per poi tuffarsi direttamente in acqua. Il fondo deve necessariamente essere sabbioso o melmoso e nella vasca bisogna prevedere dei ripari o anfratti che permettano all’animale di nascondersi. L’allevamento all’aperto è l’ideale per questa specie. Molti allevatori affermano addirittura di non vederle anche per anni se stabulate in grossi laghetti.
Questo fenomeno capita poiché queste specie di tartaruga si alimentano sul fondo e tendono a non mostrarsi mai in superficie se non nelle ore serali. Il letargo è possibile senza particolari problematiche anche al nord. Alcuni allevatori sostengono che è possibile allevare le sternotherus senza riscaldatore e lampada uvb in acquario: prenderei questa informazione con le pinze tenendo conto che la lampada uvb ad intensità 5% o 10% può portare solo benefici. Per quanto riguarda il riscaldatore in acquario è possibile collocare la vasca in cantina o in garage durante i mesi invernali e provvedere ad un periodo di bruma che stimolerà la riproduzione in primavera. Questa specie oltre alla zona emersa necessita di alcuni appigli se allevata in acquario per poter respirare con facilità.
GRAPTEMYS
Le graptemys sono tra le tartarughe acquatiche che hanno sostituito le trachmys s.e. e s.s. dopo il divieto al commercio. Dai colori più esotici e dalla forma del carapace più ricercata non hanno particolari problemi nel conquistare i neofiti. Con questo grafico vi mostro come riconoscere le diverse sottospecie di graptemys tra loro.
Sebbene più timida rispetto alle trachemys queste specie possono essere allevate all’aperto tutto l’anno. La maggior parte dei neofiti avrà problemi di spazio nell’allevamento di esemplari femmine al raggiungimento delle loro massime dimensioni. Non sottovalutate la grandezza di questa specie affidandovi ai 13 cm del maschio: le femmine possono arrivare anche a 26 cm.
In sostituzione a graptemys e mauremys la selezione di molti negozianti ricade anche sulle pseudemys (di diverse sottospecie). In particolare, alcune ad un occhio inesperto possono risultare quasi identiche per aspetto alle trachemys. Anche questo gruppo di tartarughe acquatiche fa parte della famiglia degli emididi del continente Nord Americano.
Le pseudemys sono simili per molti aspetti fenotipici ecco perché impareremo come riconoscere specie tartaruga d’acqua:
Pseudemys concinna
La pseudemys concinna è caratterizzata da una colorazione del carapace da baby verde con striature giallo/arancione che tendono a scurirsi con l’avanzare dell’età. Piastrone giallo arancio con ramificazioni di macchie nere nella parte anteriore.
Pseudemys floridana
Al contrario della precedente il piastrone di pseudemys floridana è completamente privo di macchie. Il carapace presenta linee verticali laterali.
Pseudemys nelsoni
Gli esemplari giovani di pseudemys nelsoni presentano macchie verdi, gialle e rosse sul carapace che tendono a scurirsi con l’avanzare dell’età. Negli esemplari adulti avremo macchie rosso scure o brune sul carapace (più o meno evidenti). Alcuni esemplari possono non presentarle affatto. Il piastrone è arancio rosso da giovane e tende a ingiallirsi con l’avanzare dell’età.
Pseudemys peninsularis
Da giovane pseudemys peninsularis è quasi totalmente identica ad una trachemys scripta scripta se non fosse per i colori più scuri. Da adulta rimane molto simile ma la forma del carapace più arrotondata e le macchie gialle verticali sul collo e sulla testa aiutano nel riconoscimento di questa sottospecie.
Le “tartarughe dal guscio molle” sono una famiglia di tartarughe d’acqua dolce o salmastra che comprende alcune delle specie più grandi al mondo. Tra le più comuni allevate in cattività abbiamo: apalone spinifera, apalone ferox e pelodiscus sinensis. Le trionichidi sono animali strettamente acquatici che non presentano piastre cornee sulla corazza che viene invece ricoperta da uno strato di pelle spessa. Questa famiglia di tartarughe acquatiche è tra le più mordaci grazie anche al lungo collo completamente retrattile e ripiegato sul piano verticale.
CARATTERISTICHE DELLE ACQUATICHE
- Vivono in prossimità di corsi d’acqua, possibilmente anse calme e tranquille, con tronchi e sassi emersi per potersi esporre al sole.
- Hanno una vita media di circa 30 anni.
- Da adulte le femmine possono raggiungere i 30 cm, mentre i maschi 20 cm.
- Solitamente vivono in gruppo, in piccoli harem protetti ognuno da un maschio.
ACCOPPIAMENTO
In natura la maturità sessuale viene raggiunta verso i 5 anni di età. Il corteggiamento e l’accoppiamento avvengono in acqua. Solitamente la femmina esce dall’acqua per deporre le uova, scavando nella terra umida per creare loro un piccolo riparo prima di abbandonarle.
La mancata presenza di terreno può portare alla ritenzione delle uova, un’evenienza molto pericolosa per le tartarughe che può provocare persino la morte.
Come tutti i rettili, la temperatura delle uova nelle prime settimane di incubazione può determinare il sesso: a temperature più basse nasceranno maschi, mentre a temperature più alte le femmine.
COME CAPIRE SE LA TARTARUGA E’ MASCHIO O FEMMINA
I MASCHI si possono riconoscere da una coda grossa alla base e lunga, dal piastrone concavo per favorire l’accoppiamento, e delle unghie lunghe.
Le FEMMINE presentano una coda più piccola e corta, anche le unghie sono più corte rispetto al maschio e il piastrone piatto o concavo per accogliere le uova.
LA VITA IN CATTIVITA’
Le tartarughe d’acqua possono essere allevate in tartarughiere oppure in giardini muniti di stagno. E’ importante premettere che le classiche vaschette con la palma sono utili solo ed esclusivamente al trasporto della nostra baby tartaruga perché per poter vivere in salute la nostra amica ha bisogno di spazi ben più grandi. Le tartarughe d’acqua hanno vite piuttosto lunghe e di conseguenza la loro crescita è legata anche all’ambiente in cui vivono oltre che alla corretta alimentazione.
Quindi per quanto riguarda la VASCA, questa dev’essere ampia e ben proporzionata, l’acqua dev’essere alta più del doppio della lunghezza della tartaruga. Man mano che l’animale cresce bisogna aumentare le dimensioni della vasca. Se l’acqua è troppo poca può portare ad un’alta concentrazione di batteri dannosi.
IL FILTRO: è importantissimo in quanto le tartarughe, nell’acqua, fanno i bisogni e si nutrono, perciò immaginate quanto sia importante che l’acqua sia pulita. Cambiarla manualmente spesso potrebbe sottoporre le tartarughe ad un forte livello di stress. Sarebbe bene che il filtro fosse sovradimensionato rispetto ai litri reali della vasca, l’ideale sarebbe che fosse circa per il doppio dei litri.
IL TERMORISCALDATORE: per mantenere la temperatura dell’acqua costante è bene munirsi di un termoriscaldatore di almeno 1 watt per litro. La temperatura ideale per le tartarughe d’acqua è di circa 22-24 gradi.
LA ZONA EMERSA: serve alle tartarughe per fare basking, ovvero per riscaldarsi al sole o sotto le lampade.
LA LAMPADA UV: serve per far mantenere alla tartaruga la giusta temperatura corporea in mancanza del sole
Giardino
Se vuoi tenere la tua tartaruga nel giardino bisogna garantirgli una adeguata quantità d’acqua possibilmente della temperatura giusta. Bisogna creare dei piccoli rifugi per permettere alla tartaruga di ripararsi nei mesi freddi e di prestare bene attenzione a recintare tutta l’area. Le tartarughe sono abili a crearsi vie di fuga. È importante assicurarsi che lo spazio a disposizione sia adatto alla crescita della nostra amica.
ALIMENTAZIONE
Le porzioni devono essere pari alla testa della tartaruga, non fatevi ingannare, essendo delle predatrici tenderanno a voler mangiare sempre per istinto di sopravvivenza.
L’ideale è nutrirle alla mattina per rispettare al meglio i loro tempi di digestione.
PESCE: è bene dare loro il pesce così com’è, senza privarlo degli organi o pulirlo in qualche modo. I più indicati sono: latterini (reperibili facilmente anche surgelati), gambusie, trote, salmoni, alborelle, cavedani, carassi e scadole.
CARNE: pezzetti di pollo, tacchino, coniglio. Ottimo anche il fegato da dare una volta al mese.
INSETTI: Grilli, camole, blatte.
VERDURE: Indispensabile specialmente negli esemplari adulti, anche se l’animale deve essere abituato sin da piccolo a mangiarla. Tarassaco, radicchio rosso, cicoria, dente di leone, trifoglio, insalata belga, spinaci, cavoli, malva e piante acquatiche. La frutta invece sarebbe meglio evitarla perché troppo zuccherina e dall’effetto lassativo.
ASSOCIAZIONI DI TARTARUGHE IN ITALIA
- TARTAPEDIA
- ARF
- TARTAMARE
- LEGAMBIENTE
- TARTACLUB ITALIA
- LAMPEDUSA TURTLE RESCUE
- CRTM BRANCALEONE
- ASSOCIAZIONI ED ENTI
- wwf
PROGETTI
CURIOSITA’
1. TARTARUGHE O TESTUGGINI?
Nel linguaggio comune, viene utilizzato il termine ‘tartaruga’ per descrivere i rettili appartenenti all’ordine dei cheloni. Tuttavia, nella definizione più stretta, con ‘tartaruga’ sono indicate solo quelle di mare, mentre per quelle terricole o d’acqua dolce si utilizza il termine ‘testuggine’.
2. DIEGO IL LATIN LOVER
Molte specie dell’ordine dei cheloni sono a rischio estinzione. Tra queste, la tartaruga gigante di Española (Chelonoidis hoodensis), testuggine endemica dell’omonima isola delle Galapagos. Negli Anni 60, il numero di questi esemplari era estremamente esiguo, se ne contavano appena 14, di cui soli 2 maschi non in età da riproduzione. Per rimediare alla minaccia di estinzione, venne creato un programma di ripopolamento. Gli esemplari di tartarughe rimasti furono portati nella stazione di ricerca Charles Darwin nelle Galapagos insieme a Diego, un esemplare originario dell’isola che dagli Anni 20, era ospite dello zoo di San Diego (da qui il nome). Ad oggi si contano oltre 2000 tartarughe nate nel centro, di cui 800 esemplari si pensa siano figli proprio di Diego che grazie al suo contributo, ha salvato la specie. Alla veneranda età di 100 anni, il ‘latin lover’ è andato in pensione e nel 2020 è stato riportato a Española insieme ad altre 25 tartarughe giganti del programma.
3. LA TESTUGGINE DELLO YANGTZE
Per una specie salva, un’altra rischia l’estinzione. Si contano appena 3 esemplari viventi noti di tartaruga dal guscio molle gigante dello Yangtze (Rafetus swinhoei ) una specie endemica del Vietnam e della Cina. Nel 2019 è morta l’unica femmina in cattività, che vive in coppia con un maschio della stessa specie nello zoo cinese di Suzhou. Si conoscono altri due esemplari che vivono in libertà in Vietnam, di cui non si conosce il genere.
4. TARTARUGHE MARINE IN ITALIA
Le tartarughe marine sono presenti anche in Italia, in particolare la Caretta caretta, e nidificano soprattutto lungo le coste siciliane (nell’area del siracusano), ma anche in alcune aree di Sardegna, Toscana, Lazio, Campania e Salento. Questi animali sono protagonisti di importanti progetti del WWF rivolti alla loro conservazione e tutela. Programmi necessari per la loro salvaguardia: oltre 150.000 tartarughe ogni anno vengono catturate accidentalmente da ami da pesca, lenze e reti nel Mediterraneo e oltre 40.000 muoiono ogni anno.
5. A TAVOLA CON LA TARTARUGA
In alcune parti del mondo le tartarughe sono servite come portata. In Cina, ad esempio, la zuppa di tartaruga è considerata una prelibatezza. Negli Stati Uniti non è raro trovare nei menù la minestra di tartaruga (snapper turtle soup), una zuppa realizzata principalmente la carne di testuggine azzannatrice, la cui ricetta è arrivata anche nel Regno Unito.
6. LA TARTARUGA PIU’ LONGEVA AL MONDO
Jonathan è una tartaruga gigante delle Seychelles (Aldabrachelys gigantea hololissa), vive a Sant’Elena nel Sud dell’Atlantico ed è – certificato dal Guinness World Records – il cheloniano vivente più antico di sempre (la categoria riguarda tutte le tartarughe). Con l’avvento del 2022 infatti si è potuto festeggiare il record dei 190 anni, anche se non è chiaro con esattezza quando questo rettile sia venuto al mondo.
Nel 2006 è morta la tartaruga maschio Adwaita nei giardini di Calcutta, si stima avesse addirittura 250 anni, un record però mai comprovato. Finora invece il record di cheloniano più vecchio era di Tu’i Malila, tartaruga regalata alla famiglia reale delle Tonga, vissuta almeno 188 anni. In Ontario, oggi vive ancora Grace, tartaruga di 125 anni.
7. LA TARTARUGA ALBINA
Il 2 giugno 2022, al Tropiquarium di Servion, in Svizzera, è accaduto un evento straordinario: la nascita del primo esemplare albino al mondo di tartaruga gigante delle Galapagos questo fenomeno non era mai stato osservato prima né negli zoo né in natura. L’albinismo è raro nelle tartarughe con circa un caso su 100.000 individui rispetto a circa un caso ogni 20.000 individui negli esseri umani, ma in questo caso siamo di fronte alla prima volta al mondo in cui una tartaruga albina delle Galapagos nasce e viene tenuta in cattività.
8. IL CARAPACE
Il carapace, per quanto rigido e resistente, non è esente da danni ed infezioni. Infatti, a causa della lunga permanenza di questi rettili in ambienti umidi, è soggetto alla formazione di sedimenti di tartaro che possono veicolare infezioni nei tessuti molli.
9. LA LINGUA DELLA TESTUGGINE ALLIGATORE
La testuggine alligatore (Macrochelys Temminckii) ha sulla lingua un’escrescenza rosa a forma di verme che usa per cacciare pesce.
10. LA TARTARUGA PIU’ GRANDE E QUELLA PIU’ PICCOLA DEL MONDO
L’Homopus signatus è la tartaruga più piccola del mondo, pesa 150 grammi
La tartaruga liuto (Dermochelys coriacea) è la tartaruga più grande del mondo, pesa 900 kg. è lunga più di 3 mt.
11. NON HANNO CORDE VOCALI
Le tartarughe sono prive di corde vocali, anche se emettono dei suoni.
12. SOGNARE TARTARUGHE
Sognare tartarughe significa un invito a raggiungere i tuoi obiettivi con calma e saggezza
REGALI PER AMANTI DI TARTARUGHE
- Tartaruga da parete equo e solidale
- Tartaruga in metallo da parete con led
- portacenere tartaruga
- Luce notturna 3D Led tartaruga marina
- Bracciale gps
TARTARUGHE FAMOSE
- Tartarughe ninja
- Tartaruga Scorza e Guizzo di Alla ricerca di Nemo
- Le avventure di Sammy
- La lepre e la tartaruga
- Franklin
- Maestro ooghwei Kung fu panda
- Alvaro e Camilla
- squirtle – pokemon
- Koopa Troopa – Super Mario
FESTEGGIAMENTI
La Giornata mondiale delle tartarughe viene celebrata in tutto il mondo in vari modi, dal travestirsi da tartarughe o indossare abiti estivi verdi, al salvataggio di tartarughe catturate sulle autostrade, arrivando perfino alle attività di ricerca. Inoltre, i programmi di lezione e i progetti di artigianato del Turtle Day, incoraggiano l’insegnamento del mondo delle tartarughe nelle classi.
COSA FARE NELLA GIORNATA MONDIALE DELLA TARTARUGA MARINA?
Ecco un elenco di cose che puoi fare per celebrare le tartarughe marine il 16 giugno, ma anche in qualsiasi giorno dell’anno:
- Spegni le luci. Se hai una casa sulla spiaggia sappi che le luci confondono le piccole tartarughe appena nate, le quali convinte di seguire la luce della luna (verso il mare) finiscono invece in strada e vengono schiacciate dalle auto.
- Pulisci la spiaggia. Rimuovi tutti i rifiuti dalle spiagge che potrebbero ostacolare la nidificazione di una tartaruga. Una spiaggia pulita garantirà che le tartarughe abbiano un terreno di nidificazione pulito. Inoltre, abbatti i castelli di sabbia e riempi i buchi in modo che il terreno sia piatto e non ci sia nulla che blocchi le piccole tartarughe quando si fanno strada verso l’oceano.
- Riciclare. La plastica che finisce nell’oceano viene mangiata dalle tartarughe, poiché tendono a confondere la plastica con il cibo. Oltre 100 milioni di animali marini vengono uccisi ogni anno a causa della plastica. Cerca di acquistare prodotti alternativi a quelli fatti o ricoperti di plastica.
- Diffondere la parola. Pochi sanno che il 16 giugno è la Giornata Mondiale della Tartaruga Marina. Quindi dillo ai tuoi amici e familiari, pubblicalo sui Social Network, invita tutti a spargere la voce sulle tartarughe marine e sui modi in cui possono celebrare questa fantastica giornata.