“L’Europa è tutta una grande città, e il treno è la sua metropolitana. Da Parigi si va in treno a Londra, Bruxelles, Amsterdam. L’Europa è il mio Paese, è la mia città.”

Renzo Piano

Mi ricordo ancora quando mia mamma un giorno mi chiese: “Silvia, qual’è il tuo mezzo di trasporto preferito?” rimasi scioccata!

Non avevo mai pensato a questa cosa, ne tanto meno al fatto che ogni mezzo di trasporto ha le proprie caratteristiche e quindi in effetti può essere più piacevole o meno rispetto agli altri.

Così mamma mi disse quale era il suo, l’aereo, e mi spiegò anche il perché le piaceva di più, allora io, iniziai a pensare a cosa ero riuscita a fare in quegli anni, ma a parte la macchina, ero stata un paio di volte in nave con mia nonna per andare all’Isola d’Elba e raramente avevo preso un paio di treni, e così pensai che fra una nave che percorre il mare, ed un treno che sta sulla terra come una macchina, forse mi piaceva di più la nave, ma non ne ero convinta.

Sono passati tanti anni ormai, da quella volta in cui mi venne fatta questa domanda, ma oggi posso garantirvi che, essendo riuscita a fare anche altre esperienze di viaggio, come l’aereo, il mezzo di trasporto che più preferisco è il TRENO!

E la motivazione è molto semplice; il treno, mi riporta indietro nel tempo.

Quando sono spensierata spesso mi chiedo chissà quante cose avrebbe da raccontare un oggetto, ecco il treno è uno di questi!

Chissà quante cose avrebbe da raccontare una locomotiva se solo potesse parlare, quante epoche storiche ha passato, evoluzioni, e di quante storie diverse ogni giorno potrebbe parlarci?

Sarebbe una discussione a cui vorrei tanto partecipare, sapere di tutti i lunghi viaggi che ha percorso e le difficoltà che ha incontrato durante il viaggio, e di conseguenza come sono riusciti a risolvere la situazione, oppure di come si vestivano prima le dame, quanti vestiti deve aver visto!

Inoltre quanti addii e quante storie d’amore sono nate durante un viaggio in treno?

Sarebbe bellissimo poter colloquiare di tutte queste cose, ma la cosa che più amo del treno è il fatto che fra te e la natura circostante c’è un solo limite: il finestrino!

Ah, quel finestrino, complice di tante emozioni!

Chi di voi non ha mai fatto a gara per stare sul lato finestrino? Beh il motivo credo sia proprio questo…spegni il cervello con tutte le sue preoccupazioni, metti le cuffiette con la tua musica preferita e guardi dalla finestra…si, è proprio quella la più bella sensazione del mondo, sei solo tu e il tuo finestrino che come per magia ti mostra la cosa più bella che un essere umano possa vedere: il mondo!

Ricordo benissimo quella volta in cui dovetti andare a Bologna per lavoro, durante una giornata d’inverno. Era sabato, e già solo per quello, avrei preferito starmene a casa mia o comunque fare altre attività, ero sola, nessuno poteva accompagnarmi, così decisi di prendere il treno, e come per magia, una volta arrivati in vallata, ciò che prima era solo un campo di terra scura e grigia con tanto di nebbia diventò uno scenario da fiaba, pieno di neve bianca che illuminava qualsiasi cosa. Potete immaginare la mia felicità, io adoro vedere la neve, e non mi sarei mai aspettata minimamente di trovarla in quell’occasione, ma soprattutto di poter fare un viaggio in treno con vista panoramica neve. Capite allora la mia gioia, ciò che un semplice viaggio in treno riuscì a suscitarmi è stato emozionante, nonché fantastico, e per questo non lo scorderò mai.

GIORNATA NAZIONALE

Dal 2018, è stata promossa l’iniziativa della Giornata Nazionale delle Ferrovie delle Meraviglie. Quest’anno, il 28 e il 29 Maggio 2022, ricorre la IV edizione, un’occasione per riscoprire vecchi tracciati, treni storici, ferrovie turistiche e le greenways, “strade verdi” percorribili in bici o a piedi.

Ad organizzare il programma delle due giornate è lAlleanza Mobilità Dolce con la collaborazione e il patrocinio della Fondazione FS Italiane.

Qui le attività proposte per l’edizione 2022

Di conseguenza, dal 2020, è stato potenziato il progetto Binari senza tempo, promosso dalla Fondazione FS, che ha permesso di riaprire all’esercizio turistico, fra il 2014 e il 2018, già 600 chilometri di linee ferroviarie dismesse da Nord a Sud della Penisola. Sono al momento dieci le tratte coinvolte:

LA STORIA DELLA NASCITA DEL TRENO

Dato che ci siamo, direi di completare l’articolo con un po’ di storia.

In origine l’uomo, aveva a disposizione per il suo lavoro, solo la forza delle proprie braccia e solo in seguito quella degli animali da tiro. Con la scoperta del vapore, o meglio, delle sue proprietà, e la sua applicazione come forza motrice, si ebbe una vera e propria rivoluzione nel campo dei trasporti.

Fino ad allora infatti, l’uomo viaggiava a piedi, a cavallo, o in carrozze trainate da cavalli, mantenendo in qualsiasi caso la stessa velocità, e quindi impiegando sempre lo stesso tempo per spostarsi da una città ad un’altra, sia ai tempi dei romani, sia a quelli di Napoleone.

Il primo mezzo di trasporto a beneficiare della forza del vapore fu la nave. Nel 1790, l’ americano John Fitch effettuò per la prima volta un servizio di piroscafo sul fiume Delaware negli Stati Uniti, con la sua imbarcazione –“Experiment”– dotata di grandi remi a poppa azionati da un motore a vapore.
Un altro americano, Robert Fulton costrui’ la “Clermont”, nave dotata di due ruote a pale su ciascun lato dello scafo azionate dal motore a vapore. Nel 1822 erano 35 i piroscafi in servizio sul Mississippi.

Il treno fu il secondo, vedendo nel 27 settembre 1825, il suo primo viaggio da Stockton a Darlington, nel nord-est dell’Inghilterra.

Ma la ferrovia non nacque quel giorno; essa è la combinazione di due elementi: binari e trazione meccanica.

La rotaia è un’invenzione antichissima. Sono stati ritrovati addirittura, accanto alla Piramide di Gesah, resti di rotaie in bronzo servite, forse, per trasportare i pesanti massi di cui si compone il monumento.
I Romani, anticipando i tempi, chiamarono “Viae ferreae” -vie ferrate- le strade munite di due filari di pietre per facilitare il rotolamento delle ruote dei carri sulle quali viaggiavano.
Rotaie in legno venivano usate regolarmente all’interno delle miniere di carbone per lo scorrimento dei carrelli, e successivamente vennero costruite le prime “strade ferrate”: al legno si preferì il metallo (ferro, ghisa) in grado di sopportare carichi maggiore e di resistere meglio all’aperto e il loro utilizzo si estese dal trasporto del carbone a quello delle persone e delle merci.

E così, nel 1758, fu realizzata una breve linea da Middleton a Leeds e nel 1803 sulla linea Wandsworth-Croydan nelle quali venne consentito a chiunque di far correre i propri veicoli, esclusivamente trainati da cavalli.

Per passare dalla “strada ferrata” alla “ferrovia” bisognerà attendere l’invenzione della locomotiva, un veicolo, cioè, in grado di muoversi sfruttando la potenza del vapore.
Questo storico obiettivo fu raggiunto grazie al lavoro, la passione ed il coraggio di alcuni “pionieri” piuttosto che di enti pubblici disinteressati -inizialmente- all’idea. Il primo a riuscire in questa impresa fu un francese, Nicola Cugnot, ma la sua macchina non ebbe fortuna.
Il “padre” della locomotiva a vapore -cioè colui il quale fece camminare per la prima volta un convoglio ferroviario composto da una locomotiva, cinque carri con dieci tonnellate di ferro, un vagone con settanta passeggeri- è Richard Trevithick. Il suo convoglio percorse dieci miglia da Cardiff a Pennydaran in cinque ore. Era il 6 febbraio 1804.

Le locomotive a vapore iniziarono a sostituire in quasi tutte le miniere i cavalli nel traino dei vagoni che trasportavano il carbone. Nel 1819 fu presentato il progetto per la realizzazione di una linea ferroviaria che congiungesse il mare nei pressi di Stockton con il distretto minerario di Darlington e per la realizzazione della locomotiva che avrebbe effettuato il servizio, fu interpellato George Stephenson, un ingegnere auto-didatta appassionato di meccanica, che si mise subito all’opera, realizzando la “Locomotion”. I lavori della linea ferrata ebbero inizio il 1821 e il 27 settembre 1825 fu inaugurato il servizio e fu lo stesso Stephenson a guidare la sua macchina che trainava un treno composto da alcuni carri merci ed una vettura sulla quale presero posto le autorità.

L’anno seguente lo stesso Stephenson ottenne dal parlamento inglese l’autorizzazione a costruire la linea Manchester-Liverpool e fu indetta una gara per la scelta dei mezzi di trazione da adottare per quella linea. La spuntò ancora Stephenson con la sua “Rocket”. E fu quella locomotiva a trainare, il 15 settembre 1830, il treno inaugurale di 15 carrozze, da Liverpool a Manchester.

Iniziò così l’era della ferrovia.

Anno di inizio del servizio ferroviario nei principali Paesi

PAESETRATTAANNO
Gran BretagnaStockton-Darlington1825
Stati UnitiCharleston-Hamburg1831
FranciaSaint Etienne-Lione1832
IrlandaDublino-Kingstown1834
BelgioBruxelles-Malines1835
GermaniaNorimberga-Furth1835
CanadaLaprairie-Sant John1836
RussiaS Pietroburgo-Tzarskoe Selo1837
AustriaVienna-Florisdorf1838
ItaliaNapoli – Portici1839
OlandaAmsredam-Harleem1839
UngheriaPest-Vac1846
DanimarcaCopenaghen-Roskilde1847
SvizzeraZurigo-Baden1847
SpagnaBarcellona-Mataro’1848
IndiaBombay-Thana1853
NorvegiaOslo-Eidsvoll1854
AustraliaMelbourn-Port Melbourne1854
EgittoCairo-Alessandria1857
ArgentinaBuenos Aires-San Jose’ de Flores1857
Sud AfricaDurban-The Point1860
GiapponeTokyo-Yokohama1872
CinaShangai-Wu Sung1876

L’EVOLUZIONE: DAL TRENO A VAPORE AI GIORNI NOSTRI

Durante la seconda metà dell’Ottocento, grazie ai costi bassi, il treno, divenne il principale mezzo di trasporto per tutti. Accanto alla prima classe, dotata di maggiori comodità e molto più costosa, vi erano anche la seconda e la terza classe, a volte addirittura la quarta, in cui le condizioni di viaggio erano più disagevoli, ma il prezzo del biglietto alla portata di tutti. Viaggiare in treno nella seconda metà dell’Ottocento non era poi così comodo, mancavano riscaldamento e illuminazione, a parte le borse d’acqua calda e le lampade a olio per i passeggeri di prima classe. Verso il 1870 apparvero i primi vagoni letto, l’illuminazione a gas e le carrozze ristorante mentre solo alla fine del secolo furono installati i primi sistemi di riscaldamento. I vagoni in legno, che potevano facilmente incendiarsi, furono sostituiti da vagoni metallici, che offrivano maggiore sicurezza.

Il costo del carbone e la necessità di avere mezzi sempre più potenti e sicuri sono alla base dell’evoluzione della classica locomotiva a vapore. Alle prime locomotive a vapore, sviluppate all’inizio del XIX secolo, che usavano un motore a vapore per la propulsione sfruttando le leggi della termodinamica, si sono succedute varie tecnologie per produrre mezzi sempre più potenti e affidabili, in grado di percorrere distanze sempre maggiori in minore tempo. Vennero sperimentate e realizzate due nuove tipologie di locomotiva, che ancora oggi sono le più diffuse: la locomotiva diesel e la locomotiva elettrica.

La prima funzionava grazie alla presenza di uno o più motori diesel molto potenti, mentre la seconda prendeva l’energia per il movimento attraverso il collegamento a fili ad alta tensione posti sopra i treni che seguivano il percorso dei binari.

Negli ultimi anni si sta diffondendo una nuova tecnologia, chiamata levitazione magnetica. I treni che la utilizzano non poggiano sui binari ma “fluttuano” su di essi grazie al campo magnetico che si genera tra i magneti. Queste locomotive possono raggiungere velocità elevatissime, anche oltre i 500 km/h!

Un esempio di questa tecnologia la troviamo in Cina dove il Transrapid di Shanghai, inaugurato nel gennaio del 2004 per collegare la metropoli cinese con il suo aeroporto di Pudong, impiega, con una velocità di 430 chilometri all’ora, solo otto minuti per percorrere la linea a doppio binario di 30 chilometri.

Oltre a essere uno dei mezzi di trasporto più sicuri, il treno è il mezzo più ecologico. È importante sapere che quando scegliamo di affrontare un viaggio utilizzando il treno invece che altri mezzi, quali l’auto o l’aereo, contribuiamo non solo al risparmio energetico ma anche alla riduzione dell’emissione di CO2 in atmosfera. Quasi tutti i treni moderni, infatti, a differenza delle automobili e degli aerei, si spostano utilizzando la corrente elettrica e non i carburanti.

Per questa sua caratteristica, oltre che per l’economicità e la riduzione dei tempi di viaggio, in molte zone del mondo la ferrovia è il sistema di trasporto pubblico più diffuso.

CATEGORIE DI TRENI

In Italia, analogamente a quanto accade negli altri paesi, i treni sono storicamente identificati da una sigla letterale seguita da un numero che ne indicano la categoria, la classificazione e, in linea generale la direzione di marcia: la numerazione pari è tradizionalmente associata ai treni che viaggiano da sud a nord e da est a ovest e il numero dispari a quelli che viaggiano da nord a sud e da ovest a est, pur esistendo qualche eccezione come nel caso della tratta Padova-Venezia, sulla quale per ragioni di semplicità coesistono treni con classificazioni invertite.

Le seguenti categorie sono quelle attualmente in vigore e descritte nei quadri orario murali di stazione, così come comunicate dalle diverse imprese ferroviarie interessate, e si riferiscono pertanto alle denominazioni commerciali utilizzate dalle stesse, a prescindere dalle classificazioni in uso da parte dei gestori dell’infrastruttura.

Treni internazionali

  • EuroCity (EC) – Trenitalia, Trenitalia France, Trenord
  • EuroNight(EN) – Trenitalia, Trenitalia France
  • Train à Grande Vitasse (TGV) – SNCF Voyages Italia
  • Espresso (EXP) – Vengono classificati “espressi” solo i treni pellegrini, il Riviera Express e il “Treno della memoria”

Treni regionali

  • Regionale (REG) – Usato dalla quasi totalità delle imprese ferroviarie
  • Regionale veloce (RV) – Trenitalia
  • Suburbano (S) – Trenord (servizi suburbani di Milano)
  • RegioExpress (RE) – Trenord, SAD 
  • Malpensa Express (MXP) – Trenord
  • Leonardo Express – Trenitalia
  • Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) – Trenitalia e GTT (Servizio Ferroviario metropolitano di Torino)
  • Treno Metropolitano (M) – Trenitalia (servizi metropolitani di Napoli)
  • Accelerato (ACC) – Ente Autonomo Volturno (servizi suburbani di Napoli)
  • Diretto (D) – Ente Autonomo Volturno (servizi suburbani di Napoli) e Società Subalpina Imprese Ferroviarie (tratta italiana della ferrovia italo-svizzera Domodossola-Locarno)
  • Direttissimo (DD) – Ente Autonomo Volturno (servizi suburbani di Napoli)
  • Ferrovie Laziali (FL) – Trenitalia (servizi ferroviari suburbani di Roma)

Treni a lunga percorrenza

  • Frecciarossa Alta Velocità – (FR AV) – Trenitalia
  • Frecciargento Alta Velocità – (FA AV) – Trenitalia
  • Italo – (ITA) – Nuovo trasporto Viaggiatori
  • Frecciabianca (FB) – Trenitalia
  • InterCity (IC) – Trenitalia
  • InterCity Notte (ICN) – Trenitalia

I VIAGGI PIU’ EPICI IN TRENO

  • Orient Express:  il “vero” Orient Express è stato il ponte ferroviario tra due mondi, l’Europa e l’Asia. Da Londra/Parigi a Costantinopoli, poi Istanbul, questo treno leggendario non ha trasportato solo passeggeri, ma anche i sogni dell’immaginario collettivo, il fascino ottocentesco dell’esotismo in Europa e tante ispirazioni letterarie e cinematografiche. L’Orient Express venne cancellato dal Dicembre del 2009, anche se è rimasto in funzione solo come treno turistico di lusso con partenze occasionali (e percorsi diversificati) grazie alla compagnia Belmond Management Limited.
  • Transiberiana: la ferrovia più lunga del mondo (9.288 chilometri), da Mosca a Vladivostoc, con varie deviazioni: come la stazione di Ulan-Udė arrivando persino in Cina sotto forma di Transmongolica. Questo treno è famoso per sfidare ghiacci e temperature sottozero, spaventosi ponti su una decina di fiumi, e per il fatto che costeggia il lago Bajkal (un tempo, attraversato con il traghetto). Il viaggio (durata media una settimana) si snocciola lungo 157 fermate, attraversando ben 7 fusi orari (attenzione: a bordo vige l’ora di Mosca e non quella locale, quindi anche gli orari delle fermate vanno calcolati in riferimento a quella).
  • Interrail: Il grande classico dei viaggi in treno – alla portata di tutti – grazie al suo biglietto cumulativo che consente ai cittadini europei e non, di viaggiare liberamente nei Paesi della Ue (e non solo). Nato nel 1972, era limitato a viaggiatori con meno di 21 anni e a 21 Paesi, oggi non ci sono limiti d’età e sono ben oltre 40.000 le destinazioni raggiungibili in 33 Paesi. 

I VIAGGI IN TRENO PIU’ BELLI IN EUROPA

Dal 2020 , la Mitteleuropa viaggerà tra Budapest e Praga, toccando Keszthely, Bratislava, Vienna e Cracovia. A fare da sfondo, le scenografie romantiche del Danubio, con un nuovo itinerario “Central European Classics” (cinque Paesi in otto giorni) del treno di lusso Golden Eagle Danube Express.

Atmosfere d’altri tempi anche a bordo dell’Al Andalus train, che regala suggestioni moresche ripercorrendo la storia della dominazione araba in Spagna: Siviglia, Cordoba e Granada sono tre città gioiello al centro di questo itinerario di lusso (7 giorni/sei notti) proposto da Palace Train.

Il fascino misterioso delle Highlands scozzesi lo si respira appieno immergendosi a ritmo slow nei paesaggi attraversati dal Caledonian Sleeper, un treno notturno che collega Londra a Edimburgo, Glasgow, Inverness, Aberdeen, Fort William, Perth o Aviemore. Ma il treno più famoso della Scozia è senza dubbio lo Jacobite, mitico convoglio a vapore che da Fort William porta a Mallaig: la magia corre sui binari attraversando il famoso Viadotto di Glenfinnan, location-icona nei film di Harry Potter.

Sempre a caccia di atmosfere letterarie e paesaggi sconfinati, vale la pena di “cavalcare” la steppa in sella al Lev Tolstoy Train, che in circa 15 ore  porta da Helsinki, in Finlandia, a Mosca, con irrinunciabile tappa a San Pietroburgo.

Mentre una certa nostalgia per la Jugoslavia che fu serpeggia ancora tra le carrozze della linea Belgrado-Bar, dalla Serbia al Montenegro, toccando la Bosnia: è il treno dei Balcani. Compreso nel biglietto, tutto quel seducente caos di lingue, culture e odori che solo Tito riuscì a domare. Del suo Treno Blu, si vocifera che potrebbe ripartire nel 2023 con un calendario di tour turistico-commemorativi, così come successe nel 2020 in occasione del 40° anniversario della morte del Maresciallo.

E se il Treno Blu è simbolo di uno Stato svanito, un treno rosso è il vanto di una nazione che in Europa è senza dubbio leader in tema di turismo ferroviario: la Svizzera. A cominciare, appunto, dal Trenino rosso del Bernina, nome con cui è conosciuta la tratta della Ferrovia retica tra Tirano e St. Moritz: 55 gallerie, 196 viadotti (celebre quello elicoidale di Brusio) e pendenze fino al 7 per cento, con altitudine massima di 2253 metri. Il treno che scala le Alpi (il più in alto d’Europa, senza l’uso della cremagliera) dal 2008 è stato persino inserito nella lista del Patrimonio Unesco.

I VIAGGI IN TRENO PIÙ BELLI DEL MONDO

E, invece, quali sono le leggende su rotaia del mondo intero?

Per ammirare il meglio degli Usa in treno basta salire a bordo del California Zephyr, simbolo della conquista del West, che porta da Chicago a San Francisco. Il viaggio su quello che è forse il più famoso tra i treni della compagnia statale Amtrak dura più di due giorni ma lo spettacolo non annoia di certo: si alternano i giganteschi campi di grano e le sonnolenti città agricole dell’Illinois e dell’Iowa ai paesaggi nevosi delle Montagne Rocciose e della Sierra Nevada, fino all’infinito blu dell’Oceano Pacifico e al rosso del Golden Gate Bridge.

Restando in America, il sapore autentico del Messico lo si gusta sulla Chihuahua-Pacific Railway, meglio nota come El Chepe che collega la città di Chihuahua a Los Mochis. In Perù si viaggia tra le Ande, toccando altitudini da record rispetto a qualsiasi ferrovia a scartamento del mondo (fino a 4.829 metri ): il Ferrocarril Central, dalla capitale Lima alla città mercantile di Huancay, offre una completa antologia di paesaggi peruviani.

In Australia è da poco in servizio il treno di lusso Great Southern, che fa da ponte tra Brisbane ad Adelaide, passando per le aspre catene montuose dei Grampians, Canberra, costeggiando Sydney, fino ad arrivare alle coste dell’Oceano Pacifico.

Spina dorsale del Sudafrica è il notturno Blue Train, in partenza da Pretoria. Ventisette ore (e 1.600 chilometri) dopo si arriva a Città del Capo.

In India, esperienza da non perdere è un viaggio sul cosiddetto “treno giocattolo”, il Darjeeling Himalayan Railway che collega New Jalpaiguri e Darjeeling. Si arrampica fino a 2.200 metri di altitudine, regalando varietà di paesaggio (attraversa anche le famose piantagioni di the) ed emozioni forti, tra curve a zig zag e loop.  Un percorso unico, 88 chilometri circa che dal 1999 sono tutelati come Patrimonio Unesco.

Altra Odissea in salsa al curry, quella sul Vivek Express (molto più autentico del treno di lusso Maharajas’ Express), con partenza dalla città di Dibrugarh, tra le piantagioni di tè, a nord, in Assam, e arrivo a Kanyakumari, in Tamil Nadu, nell’estremo sud del Paese. Quattro giorni e oltre 4.000 chilometri, con ben 56 fermate: questi numeri ne fanno la tratta ferroviaria da record nel subcontinente indiano, sia per la lunghezza sia per la durata del viaggio. Un vero spaccato della vita nell’India contemporanea, con tutte le sue contraddizioni tra passato e futuro.

Decisamente proiettato nel futuro, invece, l’avveniristico Shinkansen, il cosidetto “treno proiettile” giapponese. Ad essere precisi, il termine Shinkansen designa tutta la rete ferroviaria ad alta velocità del Sol Levante, nata nell’ormai lontano 1959 con la costruzione del Tōkaidō Shinkansen, il tratto tra Tokyo e Osaka.

Oggi tutte le principali città sono collegate da questi convogli gioiello dell’ingegneria dei trasporti, declinati in mille vesti espressione della creatività giapponese. Uno per tutti, lHello Kitty Shinkansen, bianco e rosa, ispirato al celebre gattino, sulla Sanyo Shinkansen line, tra Osaka e Fukuoka. Si viaggia nel mondo della fantasia con tanto di merchandising a tema e una cabina per farsi i selfie con Hello Kitty.

Ci si può togliere definitivamente ogni sfizio con il giro del mondo in treno: il ticket “Around the World by Rail” offre l’opportunità di scoprire, partendo da Londra, 14 Paesi e oltre 20 città in 4 diversi continenti, rigorosamente a bordo di un vagone. Un viaggio epico della durata di 56 giorni (con un costo a partire da 17mila euro) che ingloba molti dei più leggendari passaggi ferroviari, come la Transiberiana per Ulan Bator, in Mongolia.

Ma il meglio per la vista lo regalano i cosiddetti treni panoramici, come la Lucertola rossa in Tunisia, che sfreccia nel deserto, la Qinghai-Tibet Railway tra le montagne del Tibet, la Flamsbana in Norvegia o il Tunnel of love in Ucraina, una romantica tratta di tre chilometri che attraversa una galleria formata da alberi in fiore.

TRENI PANORAMICI

TRENI ENOGASTRONOMICI

Spesso i tour dei treni turistici puntano anche sull’enogastronomia, come il Treno dei vini dell’Etna: la Ferrovia Circumetnea è un modo diverso e unico per visitare le cantine sul vulcano attivo più alto d’Europa. Così come la Ferrovia Vigezzina porta alla scoperta dei prodotti tipici della Valle Vigezzo e il Trenino del Renon a quelli dell’altopiano del Sud Tirolo. Il Porrettana Express attraversa il paesaggio montano dell’Appennino tosco-emiliano, mentre il Treno dei Sapori vi porterà in un viaggio unico attraverso il Lago d’Iseo.

TRENI SPECIALI

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